Casa Pagura/Benato sarà la location d’eccezione della prossima mostra sull’evoluzione del retrocomputer dal 1961 ai giorni nostri.
CASA PAGURA
Cenni storici di una dimora che ha ospitato nobiltà, cultura e conoscenza
Se ne ha notizia fin prima del ‘800. Infatti correva il 1797, anno del Trattato di Campoformido, dove alla conclusione della campagna di Napoleone fu sancita la fine della Repubblica Veneta, e Venezia e i territori ad est dell’Adige venivano annessi all’Impero Austriaco. Con l’occupazione la famiglia dell’ultimo doge della Serenissima Repubblica di Venezia, si ritirò a Bertiolo in Via Latisana, presso la famiglia del dottor Jacopo Mantoani, da sempre amministratore dei beni dei Manin di Passariano.
Jacopo Mantoani dopo aver fatto a Venezia e Codroipo, si trasferì a Vienna per lavorare nella Corte Imperiale. Viene ricordato come benefattore dei poveri ed il legame con il paese natale è confermato nel 1856 quando, durante le fasi dei lavori dell’ampliamento del Santuario della Beata Vergine di Screncis, rivolge delle suppliche ad Elisabetta d’Austria ed all’Imperatore Francesco Giuseppe al fine di reperire i mezzi finanziari necessari per continuare l’opera. In paese si racconta, inoltre, che lo stesso Imperatore abbia dormito presso casa Pagura, quando al rientro da un viaggio, vi si era fermato per fare visita al Mantoani.
Tra i successivi proprietari della casa di Via Latisana si annota l’illustre professore Ugo Caparini che insegnò all’Istituto Superiore di Medicina Veterinaria di Napoli. Gli ultimi proprietari furono il maestro Cesare Pagura assieme al fratello Ottorino, che realizzarono al piano terra l’Osteria della Pace e la raccolta delle Uve di Bertiolo. A Casa Pagura sono presenti i meravigliosi dipinti-affreschi, dei broccati dipinti alle pareti a rappresentazione della magia di un tempo immobile e vibrante, ritratto di un’epoca lontana che la cultura dei suoi proprietari succedutisi fino all’ultimo Pagura ha fin qui trasmesso e salvato con autentico rispetto per la storia e l’arte.
Attualmente la casa è divenuta di proprietà della famiglia del dottor Benato che l’ha gentilmente messa a disposizione per questo evento.
Fonte: IL PONTE (articolo senza data) ed i racconti orali della memoria dei paesani di Bertiolo.